Venticinquesima assemblea dei soci BPF, un traguardo pieno di soddisfazioni

Sabato 19 Marzo presso l’Auditorium Diocesano San Paolo Apostolo a Frosinone si è svolta l’Assemblea dei Soci della Banca Popolare del Frusinate. Davanti ad una platea formata da un rilevante numero di Soci, il nostro presidente, Domenico Polselli ha aperto i lavori richiamando i valori della mutualità dell’azienda di credito ed ha sottolineato la “solidità” della Banca “che rappresenta un punto di riferimento per lo sviluppo e la crescita economico-sociale della provincia. Pur in presenza di difficoltà e incertezze finanziarie ed economiche il bilancio di esercizio della Banca si caratterizza non solo per l’utile conseguito, ma anche e soprattutto per il sostegno alle imprese e alle famiglie del nostro territorio”.

 

Il Presidente Polselli e i “tre pilastri strategici”

 
 
Domenico Polselli

In tal senso il presidente Polselli ha affermato: “Sono tre i pilastri strategici della nostra Banca:

    1. Siamo una Banca Solida. Al 31 dicembre 2015 il patrimonio netto ammonta a 97,58 milioni di euro, +5% rispetto all’anno precedente. Il nostro Tier One Capital Ratio, è pari al 18,57%, percentuale simile a banche nazionali che di questo valore ne fanno argomento primario di campagne di marketing. Abbiamo chiuso l’esercizio 2015 con un utile netto di 4,65 milioni di euro e per rafforzare ancora di più la nostra Banca andremo ad accantonare l’utile a Riserva Statutaria per euro 3.485.309.
 
    1. Il Socio: il vero patrimonio. La Banca Popolare del Frusinate deve essere una Banca aperta a tutte quelle persone che condividono i nostri valori e le nostre idee e sono disposte ad investire i propri risparmi, per garantire un futuro migliore ai nostri figli. Con queste motivazioni nei mesi scorsi abbiamo incontrato molti Soci e abbiamo individuato nuove formule per essere socio: ridurre a 100 le azione per diventare socio, offrire condizioni economiche vantaggiose per chi decide di essere cliente oltre che socio e premiare chi detiene le quote nel tempo, perché crede che la nostra Banca sia, oltre ad un investimento finanziario, anche un strumento in grado di generare nuova ricchezza ed occupazione.
 
  1. Popolare Davvero. Nonostante i perduranti effetti negativi della crisi, la Banca ha continuato ad essere vicino al proprio territorio impiegando la propria raccolta a sostegno degli investimenti delle imprese e alle famiglie. Il rapporto raccolta/impieghi del 82,83% ne è testimonianza. Ogni euro viene impiegato esclusivamente a sostegno dell’economia locale e per dare l’opportunità ai giovani del nostro territorio di costruirsi un futuro migliore”.
 
 

Il Presidente Polselli ha inoltre dichiarato che l’obiettivo dell’Istituto è quello di divenire “Banca di riferimento del Lazio” attraverso il rafforzamento del presidio territoriale.

 

Il direttore Scaccia e i risultati conseguiti

 
 
Rinaldo Scaccia

Il Direttore Generale Rinaldo Scaccia si è rivolto ai soci con queste parole: “Cari Soci, l’esercizio 2015 chiude con un utile netto pari a 4,65 milioni di euro. La Banca Popolare del Frusinate, nonostante, il periodo negativo dell’economia reale, ha continuato a fare il proprio lavoro. Lo ha potuto fare forte di un’adeguata dotazione patrimoniale che gli ha permesso di dare continuità nel tempo al processo di sviluppo aziendale. Con questa consapevolezza è stata presa la decisione di disporre l’accantonamento dell’utile alle riserve per un valore di 3,485 milioni”.

 

In seguito sono stati illustrati i maggiori risultati conseguiti nel 2015:

    • Incremento di € 939 della quota; l’attuale valore della quota (n. 300 azioni) risulta pari a € 57.873;
 
    • Utile netto di 4,65 milioni di euro;
 
    • Sono stati concessi prestiti per complessivi 415,42 milioni di euro, con un incremento di 7,5 milioni rispetto al 2014. Il 50% sono stati mutui che hanno consentito alle famiglie di acquistare una propria casa;
 
    • La raccolta è stata di 502 milioni di euro;
 
    • Al 31 dicembre 2015 il patrimonio netto ammontava a 97,58 milioni di euro con un incremento del 5% rispetto all’anno precedente;
 
  • Cet 1 ratio è pari al 18,57%.
 

Il Direttore Generale Rinaldo Scaccia, a conclusione del suo intervento, ha ribadito: “L’obiettivo è quello di diventare il punto di riferimento e il motore dello sviluppo e della crescita economico-sociale della provincia. Essere interlocutore privilegiato del territorio, ponendosi come intermediario tra i bisogni della clientela e la necessità di una crescita che sia sostenibile e continua. La Banca si pone come soggetto attivo nella promozione di attività non solo economiche ma anche sociali e culturali; per una crescita che non sia fine a se stessa ma che sia accompagnata da una crescita reale del territorio”.

 

Il nuovo “Piano Strategico” dell’istituto

 

Con questa mission è stato approvato e reso operativo il nuovo Piano Strategico dell’Istituto che si articola in azioni concrete definite in 3 linee guida:

    1. Presidio e sviluppo del Territorio:diventare Banca di riferimento del territorio del Lazio meridionale attraverso il rafforzamento del presidio territoriale, con l’obiettivo di lungo periodo di diventare «Banca regionale»;
 
    1. Presidio dei Rischi:la Banca si pone l’obiettivo di rafforzare il presidio dei rischi, in particolare del credito, in coerenza con il difficile contesto di mercato e le esigenze normative;
 
  1. Presidio della relazione con la clientela:la Banca valuterà interventi di potenziamento dei propri canali di contatto con la clientela, non solo in ottica difensiva rispetto alle iniziative dei competitors, ma anche per incrementare il livello di servizio a favore della clientela.
 

È intervenuto inoltre il presidente Carlo Salvatori che, tra le altre, ha appoggiato in toto l’operato della Presidenza e della Direzione, auspicando che presto la banca possa diventare punto di riferimento del Lazio.