Solidi e a sostegno del territorio



La Banca Popolare del Frusinate affronta il futuro affermando con forza la sua mission di Popolare, legata ad un territorio e a ben definite categorie economiche.
In tal senso il presidente Polselli ha affermato: «Sono tre i pilastri strategici della nostra Banca: 1. Siamo una Banca Solida. Al 31 dicembre 2015 il patrimonio netto ammonta
a 97,58 milioni di euro, +5% rispetto all’anno precedente. Il nostro Tier One Capital Ratio è pari al 18,57%, percentuale simile a banche nazionali. Abbiamo chiuso l’esercizio 2015 con un utile netto di 4,65 milioni di euro
e per rafforzare ancora di più la nostra Banca andremo ad accantonare l’utile a Riserva Statutaria per euro 3.485.309. 2. Il socio: il vero patrimonio. La nostra non deve essere una banca per pochi. La Bpf deve essere una vera Banca Popolare aperta a tutte quelle persone che condividono i nostri valori, le nostre idee e sono disposte
ad investire per garantire un futuro migliore ai nostri figli. Con queste motivazioni abbiamo incontrato molti soci
e con loro abbiamo individuato nuove formule: ridurre a 100 le azioni per diventare socio, offrire condizioni economiche vantaggiose per chi decide di essere cliente oltre che socio e premiare chi detiene le quote nel tempo.
3. Popolare Davvero. Nonostante i perduranti effetti negativi della crisi, la Banca ha continuato ad essere vicino
al proprio territorio impiegando la propria raccolta a sostegno degli investimenti delle imprese e alle famiglie che realizzano il loro sogno di acquistare una propria casa, attività riscontrabile dal nostro rapporto raccolta/impieghi del 82,83%».



POPOLARE DEL FRUSINATE Assemblea dei soci tra bilanci e nuovi obiettivi






La Provincia Frosinone Quotidinao







Al termine della relazione del presidente Polselli, il direttore generale Rinaldo Scaccia si è rivolto ai soci «Cari Soci, l’esercizio 2015 chiude
con un utile netto pari a 4,65 milioni di euro. La Bpf, nonostante, il periodo negativo dell’economia reale che ormai si protrae da diversi anni,
ha continuato a fare il proprio lavoro, che è in primis quello di concedere credito, lo ha potuto fare forte di un’adeguata dotazione patrimoniale
che gli ha permesso di dare continuità nel tempo al processo di sviluppo aziendale e con questa consapevolezza è stata presa la decisione
di disporre l’accantonamento dell’utile alle riserve per un valore di 3,485 milioni».




Spazio titolo: