XXV Concerto di fine anno: Abbazia di Casamari, 28 Dicembre 2015

Concerto Capodanno Abbazia Casamari

L’evento musicale principe della provincia di Frosinone, il Concerto di Fine Anno nell’abbazia di Casamari, festeggia il 25° anniversario. Appuntamento unico nel panorama lirico-sinfonico della nostra provincia, l’evento è stato suddiviso quest’anno in due tempi, la prima parte dedicata al compositore francese Charles Gounod, con la sua “Missa ad honorem Sanctae Ceciliae”, e la seconda parte alle più belle melodie del Natale. Una manifestazione sentita ed attesa diventata tradizione, ancora più suggestiva perché organizzata in uno dei luoghi più rappresentativi della Ciociaria dove la musica ha il potere di animare e far palpitare una struttura architettonica che, essenzialmente, è un vetusto spartito armonico tracciato nella pietra.

 
 
 

Fin dal 1990

 

25 anni rappresentano un traguardo importante che testimonia l’attenzione e l’entusiasmo che si sono sviluppati attorno all’avvenimento, manifestati da eccellenti riscontri di pubblico e di critica. E’ infatti del 1990 l’idea, risultata poi intuizione geniale, di organizzare un evento di grande prestigio, per festeggiare l’arrivo del nuovo anno e, al contempo, promuovere la diffusione della cultura musicale ad ogni livello ed in ogni ambiente, come parte integrante dell’educazione generale e della vita associata, contribuendo ad avvicinare i giovani ad una corretta ed alta qualificazione in campo musicale.

 

Sostegno costante delle istituzioni

 

Il Concerto di Fine Anno, arricchito di elementi di novità di anno in anno, ha ospitato strumentisti e concertisti di fama mondiale ed ha visto accrescere costantemente i consensi, grazie alle sinergie realizzate dai

 
   
 

Monaci Cistercensi con la Banca Popolare del Frusinate, con il Comune di Veroli, con la Provincia di Frosinone, con Regione Lazio e con la Camera di Commercio di Frosinone, istituzioni le quali, nonostante le risorse economiche decurtate pesantemente dalle finanziarie che si sono succedute, hanno sempre, con determinazione, sostenuto questo progetto, nella consapevolezza dell’alto valore culturale e formativo della musica classica.

 

I canti sono protagonisti

 

Già dall’inizio si è cercato di dare, nell’ambito delle possibilità, grande importanza ai cori, considerando la voce umana la più alta espressione della sensibilità. D’altronde è un dato ormai acquisito che le chiese delle abbazie cistercensi sono state costruite con accorgimenti e con criteri – che, però, ancora sfuggono – per dare il massimo smalto all’esecuzione del canto gregoriano che è, e che resta, il patrimonio proprio e prezioso della tradizione e del culto del canto monastico

 

l’abbazia di Casamari, un luogo unico

 

L’Abbazia di Casamari è stata scelta non solo per la felice posizione topografica e per motivazioni logistiche e di accoglienza e non solo in quanto punto di riferimento di flusso turistico e di convergenza liturgico-pastorale – soprattutto nei cicli forti del tempo di Avvento e di Quaresima, che terminano nei pienoni delle solennità del Natale e della Pasqua – ma, e soprattutto, come struttura e storia che rappresenta e lega idealmente l’intera provincia al resto d’Europa. Si è cercato di valorizzare questo lungo e profondo respiro storico che l’Abbazia traspira con la sua spiritualità, senza invadere, travolgere e sciupare questa preziosa eredità, ma in punta di piedi, come ospiti e pellegrini, con la più attenta sensibilità alla presenza dei monaci, agli impegni e alle esigenze della comunità, alla sacralità del luogo, alla bellezza della struttura, in atteggiamento di rispetto – nella programmazione, nell’allestimento e nell’esecuzione – delle norme che la Chiesa impone a salvaguardia di questi valori.