Ulteriori informazioni prestito covid

ULTERIORI INFORMAZIONI
FONDO DI GARANZIA PER PRESTITI FINO A 25.000 €

 

AMMONTARE DEL FINANZIAMENTO

Venendo all’entità massima del finanziamento richiedibile occorre evidenziare che l’importo deve sottostare contestualmente alla duplice condizione ossia:

  • non superiore a 25.000 euro;
  •  

  • non superiore al 25% dell’ammontare dei ricavi.

 
Ciò significa, ad esempio che nell’ipotesi che siano stati conseguiti ricavi per 120.000 euro in ogni caso il finanziamento concesso sarà pari a 25.000 euro, mentre nell’ipotesi in cui i ricavi siano pari a 50.000 euro l’erogazione massima sarà di 12.500 euro.
Altra questione che va evidenziata che, come anche chiarito dalla circolare Abi del 16 aprile 2020 (Prot. UCR/000723), nel caso in cui il richiedente proceda alla presentazione di più domande di finanziamento da parte di banche diverse, il Fondo rilascia la propria garanzia in relazione alle prime domande presentate fino a concorrenza dell’importo massimo garantibile (25.000 euro).
 
 
DETERMINAZIONE DEI RICAVI

In merito al parametro «Ricavi», occorre ricordare che in relazione agli esercenti arti e professioni si dovrà fare riferimento, necessariamente, alla voce «Compensi».

Nota bene: l’ammontare di questo parametro dovrà essere desunto, da parte del soggetto richiedente, dall’ultimo bilancio depositato, e non approvato o, in caso di soggetti non obbligati al deposito (società di persone, ditte individuali, professionisti ecc.), dall’ultima dichiarazione presentata. In altri termini, volendo essere più puntuali in relazione al bilancio bisognerà fare riferimento – in relazione al momento in cui verrà eseguita la presentazione della domanda – al bilancio ultimo depositato e quindi, molto probabilmente al bilancio 2018.

Esempio: se lo scorso 15 aprile 2020 è stato approvato il bilancio relativo all’esercizio 2019, ma non è stato ancora depositato presso il Registro Imprese, in caso di presentazione della domanda con data odierna, dovrebbe essere allegato comunque il bilancio 2018.

Nel caso in cui non si disponga del bilancio depositato e si debba ricorrere all’ultima dichiarazione fiscale presentata occorrerà necessariamente fare riferimento, almeno fino al prossimo 2 maggio, al modello PF2019 o SP2019. Ovviamente se la domanda verrà presentata dopo il 2 maggio potremmo fare riferimento al modello dichiarativo PF2020 o SP2020 (e quindi periodo di imposta 2019) ma solo nel caso che la stessa sia stata trasmessa.

Una casistica particolare è rappresentata da quei soggetti costituiti dopo il 1° gennaio 2019 per i quali è prevista un’autocertificazione ai sensi dell’art. 47 del Dpr 455/2002 o alternativamente la norma parla, di «altra idonea documentazione» che in questo caso potrebbe essere ad esempio la dichiarazione annuale Iva comprovante l’ammontare di tali ricavi.

Inoltre, nelle ipotesi di cessione o affitto di azienda con prosecuzione della medesima attività si considera altresì l’ammontare dei ricavi risultante dall’ultima dichiarazione dei redditi o dall’ultimo bilancio depositato dal cedente o dal locatore.
 
 
MODALITA DEI TERMINI E PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Le domande possono essere presentate fino al 31 dicembre 2020.Con riferimento alle modalità si rammenta, in primis, che la garanzia prestata dal fondo è gratuita e l’importo a garanzia diretta e di riassicurazione è integralmente, quindi al 100% in entrambe i casi, a carico dello Stato.

La durata massima dell’operazione è di 72 mesi (6 anni) con un preammortamento di 24 mesi (2 anni).

Per quanto attiene al costo del finanziamento in esame, che come detto è garantito al 100% dallo Stato, la norma stabilisce solo che i tassi di interesse e i premi complessivi di garanzia, nell’ipotesi di riassicurazione, debbano essere determinati solo in relazione ai costi di istruttoria e di gestione definendo un massimale determinato quale sommatoria tra il tasso di Rendistato, ovvero il rendimento medio ponderato di un paniere di Titoli di Stato, con durata residua da quattro anni e sette mesi a sei anni e sei mesi e il differenziale tra Cds banche e Cds Italia, ossia la media delle quotazioni del credit default swap a 5 anni, aumentata di un ulteriore 0,2%.

Per poter quindi richiedere il finanziamento bancario garantito dal Fondo Pmi occorre stampare, firmare e trasmettere alla propria filiale di riferimento, tramite posta elettronica, la documentazione indicata alla seguente pagina:

In riferimento al modello 4bis, al momento della presentazione della domanda è opportuno ricordare che si dovrà prestare molta attenzione, tra le altre, ai seguenti punti:
 

  • 1. che il soggetto beneficiario finale non è destinatario di provvedimenti giudiziari che applicano le sanzioni amministrative di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n.231, articolo 9, comma 2, lettera d);
  •  

  • 12. che l’operazione finanziaria sopra indicata è richiesta/concessa in relazione alla seguente attività economica esercitata (inserire codice di classificazione Ateco 2007);
  •  

  • 13. che l’operazione finanziaria sopra indicata è stata richiesta/concessa per le seguenti finalità: (inserire la finalità specifica o semplicemente: liquidità);
  •  

  • 14. che l’attività d’impresa del soggetto beneficiario finale è stata danneggiata dall’emergenza Covid-19;
  •  

  • 17. di aver già beneficiato dei sottoelencati aiuti «Aiuti sotto forma di sovvenzioni dirette, anticipi rimborsabili o agevolazioni fiscali (punto 3.1)» delle misure temporanee in materia di Aiuti di Stato.

 

BpF